Sul coronavirus non sottovalutiamo la situazione, ma non creiamo inutili allarmismi e provvedimenti dettati dall’impulso e dall’improvvisazione. Il divieto di sbarco sull’isola di Ischia ai turisti lombardi e veneti provenienti dalle aree a rischio coronavirus è stato annullato dal Prefetto. L’allarmistica ordinanza dei sindaci d’Ischia, peraltro emessa senza alcun raccordo con gli organi amministrativi che avrebbero dovuto applicarla e in un clima di assoluta disinformazione, è stata un grave errore: rispetto a scelte così rigide, il buon senso avrebbe dovuto suggerire una doverosa collaborazione con le istituzioni nazionali già fortemente impegnate a fronteggiare la situazione. Mi augurio, visto anche il pesantissimo danno di immagine e, quindi economico, recato ad Ischia e a tutte le più rinomate località turistiche del golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina, che prima di imbarcarsi in una frenetica ricerca di soluzioni a tutti i costi i primi cittadini sentano il dovere di un confronto coi territori, con le istituzioni locali e nazionali deputate alla soluzione del problema.
Auspico che questa occasione possa portare alla definizione di un protocollo specifico per Ischia e le altre perle del turismo italiano e che il Governo e la Regione mettano a disposizione le risorse necessarie per la sua attuazione. Al netto delle diverse appartenenze politiche, resto a disposizione delle amministrazioni dell’isola per una interlocuzione più veloce ed efficace con gli organismi preposti alla gestione della crisi.
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Ischia, niente allarmismi per il Coronavirus
Sul coronavirus non sottovalutiamo la situazione, ma non creiamo inutili allarmismi e provvedimenti dettati dall’impulso e dall’improvvisazione. Il divieto di sbarco sull’isola di Ischia ai turisti lombardi e veneti provenienti dalle aree a rischio coronavirus è stato annullato dal Prefetto. L’allarmistica ordinanza dei sindaci d’Ischia, peraltro emessa senza alcun raccordo con gli organi amministrativi che avrebbero dovuto applicarla e in un clima di assoluta disinformazione, è stata un grave errore: rispetto a scelte così rigide, il buon senso avrebbe dovuto suggerire una doverosa collaborazione con le istituzioni nazionali già fortemente impegnate a fronteggiare la situazione. Mi augurio, visto anche il pesantissimo danno di immagine e, quindi economico, recato ad Ischia e a tutte le più rinomate località turistiche del golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina, che prima di imbarcarsi in una frenetica ricerca di soluzioni a tutti i costi i primi cittadini sentano il dovere di un confronto coi territori, con le istituzioni locali e nazionali deputate alla soluzione del problema.
Auspico che questa occasione possa portare alla definizione di un protocollo specifico per Ischia e le altre perle del turismo italiano e che il Governo e la Regione mettano a disposizione le risorse necessarie per la sua attuazione. Al netto delle diverse appartenenze politiche, resto a disposizione delle amministrazioni dell’isola per una interlocuzione più veloce ed efficace con gli organismi preposti alla gestione della crisi.
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