Un’intesa europea vincente ancora da raggiungere: maggiore sostenibilità e investimenti in infrastrutture verdi per la gestione stradale.
Il 26 febbraio il ministro portoghese delle infrastrutture e dei trasporti, Pedro Nino Santos, si è unito a noi durante le discussioniaffrontate in Commissione TRAN.
Da relatore di Eurovignette, non posso non ricordare che siamo ancora lontani dal trovare un accordo tra i Paesi Membri per implementare strategie che da un lato permettano di migliorare la sostenibilità della gestione delle strade, e dall’altro di convertire i proventi ricavati dall’uso dell’infrastruttura in investimenti sui mezzi di trasporto e infrastrutture verdi.
Mi interrogo su come la presidenza portoghese intenda attuare l’obiettivo – più volte citato dal Parlamento – di limitare l’impatto dei costi esterni sull’uso delle strade, vista la preoccupazione del Consiglio riguardo le negoziazioni sul tema, che rischierebbero di trasformarsi in compromessi al ribasso.
Inoltre sarebbe utile comprendere quali sono le prospettive dellapresidenza portoghese riguardo all’ esigenza di abbandonare l’utilizzo della vignetta, favoreggiando l’adozione di un sistema di pedaggio basato sulla distanza percorsa che attui il principio del “chi inquina paga”.
Mi auguro vivamente che il semestre di presidenza portoghese possa essere fruttuoso per il settore europeo dei trasporti.
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Smart Mobility, i passi da compiere sono ancora molti
Un’intesa europea vincente ancora da raggiungere: maggiore sostenibilità e investimenti in infrastrutture verdi per la gestione stradale.
Il 26 febbraio il ministro portoghese delle infrastrutture e dei trasporti, Pedro Nino Santos, si è unito a noi durante le discussioni affrontate in Commissione TRAN.
Da relatore di Eurovignette, non posso non ricordare che siamo ancora lontani dal trovare un accordo tra i Paesi Membri per implementare strategie che da un lato permettano di migliorare la sostenibilità della gestione delle strade, e dall’altro di convertire i proventi ricavati dall’uso dell’infrastruttura in investimenti sui mezzi di trasporto e infrastrutture verdi.
Mi interrogo su come la presidenza portoghese intenda attuare l’obiettivo – più volte citato dal Parlamento – di limitare l’impatto dei costi esterni sull’uso delle strade, vista la preoccupazione del Consiglio riguardo le negoziazioni sul tema, che rischierebbero di trasformarsi in compromessi al ribasso.
Inoltre sarebbe utile comprendere quali sono le prospettive della presidenza portoghese riguardo all’ esigenza di abbandonare l’utilizzo della vignetta, favoreggiando l’adozione di un sistema di pedaggio basato sulla distanza percorsa che attui il principio del “chi inquina paga”.
Mi auguro vivamente che il semestre di presidenza portoghese possa essere fruttuoso per il settore europeo dei trasporti.
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