Il Bauhaus è stato fondato nel 1919 dall’architetto Walter Gropius, a Weiamr, ed è considerato precursore del Movimento Moderno nel campo dell’arte, della manifattura e dell’architettura. La sua comparsa, nel cuore dell’Europa, è frutto degli impulsi artistici derivati dal contesto culturale dell’epoca, come reazione alla fine della Prima Guerra Mondiale e con il desiderio di superare un regime ormai obsoleto.
Il 14 ottobre 2020, è stata ufficialmente lanciata dal Parlamento Europeo l’iniziativa del “Nuovo Bauhaus Europeo”, concepito come spazio di condivisione creativa dove architetti, artisti, studenti e ingegneri collaborano insieme. Non si tratta di un progetto esclusivamente incentrato sull’aspetto ambientale o economico ma di un vero e proprio movimento culturale, per l’ Europa tutta.
Al giorno d’oggi ci troviamo ad affrontate una sfida epocale: il disagio della popolazione nei confronti del cambiamento climatico, la crisi economica degli utlimi 15 anni adesso aggravata dalla pandemia, e la necessità di reinventare le modalità di governance per un’innovazione radicale, su tutti i fronti. Lo spirito del Bauhaus originale è tutt’ora vivo e applicabile alla nostra Europa. Attraverso la sua esistenza, il Bauhaus, questa “casa della costruzione”, ha anticipato una nuova concezione dell’architettura, dell’arte e del design, aspirando ad uno stato sociale egualitario tra artisti e artigiani, “senza alcuna distinzione di classe”, come affermato dal suo stesso fondatore.
L’esempio più lampante di questa eredità è nell’ottimizzazione della relazione tra forma e funzionalità nei designs, il che costituisce un’innovazione radicale e riflette un vero e proprio cambiamento del paradigma culturale e sociale, attraverso l’affermazione dei valori di una democrazia sociale e di un nuovo approccio all’innovazione europea attraverso un futuro inclusivo e sostenibile.
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Il nuovo Bauhaus Europeo, le origini del movimento e il suo ruolo nell’Europa di oggi
Il Bauhaus è stato fondato nel 1919 dall’architetto Walter Gropius, a Weiamr, ed è considerato precursore del Movimento Moderno nel campo dell’arte, della manifattura e dell’architettura. La sua comparsa, nel cuore dell’Europa, è frutto degli impulsi artistici derivati dal contesto culturale dell’epoca, come reazione alla fine della Prima Guerra Mondiale e con il desiderio di superare un regime ormai obsoleto.
Il 14 ottobre 2020, è stata ufficialmente lanciata dal Parlamento Europeo l’iniziativa del “Nuovo Bauhaus Europeo”, concepito come spazio di condivisione creativa dove architetti, artisti, studenti e ingegneri collaborano insieme. Non si tratta di un progetto esclusivamente incentrato sull’aspetto ambientale o economico ma di un vero e proprio movimento culturale, per l’ Europa tutta.
Al giorno d’oggi ci troviamo ad affrontate una sfida epocale: il disagio della popolazione nei confronti del cambiamento climatico, la crisi economica degli utlimi 15 anni adesso aggravata dalla pandemia, e la necessità di reinventare le modalità di governance per un’innovazione radicale, su tutti i fronti. Lo spirito del Bauhaus originale è tutt’ora vivo e applicabile alla nostra Europa. Attraverso la sua esistenza, il Bauhaus, questa “casa della costruzione”, ha anticipato una nuova concezione dell’architettura, dell’arte e del design, aspirando ad uno stato sociale egualitario tra artisti e artigiani, “senza alcuna distinzione di classe”, come affermato dal suo stesso fondatore.
L’esempio più lampante di questa eredità è nell’ottimizzazione della relazione tra forma e funzionalità nei designs, il che costituisce un’innovazione radicale e riflette un vero e proprio cambiamento del paradigma culturale e sociale, attraverso l’affermazione dei valori di una democrazia sociale e di un nuovo approccio all’innovazione europea attraverso un futuro inclusivo e sostenibile.
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