DSA: recap della riforma e su cosa c’è da lavorare

27 Feb , 2022 Giosi Ferrandino Category: Amica Europa, Casa Europa, Europa

I servizi digitali sono ormai al centro della nostra quotidianità e sono diventati un pilastro importante anche per la nostra economia, fornendo nuove possibilità d’impresa sia ai consumatori che ai produttori. Non possiamo negare che ci siano delle sfide da affrontare e dei rischi, da non sottovalutare. I servizi digitali sono cambiati da quando l’attuale legislazione è stata messa in atto, dunque urge una riforma che preveda un quadro normativo aggiornato che stabilisca in maniera inequivocabile le responsabilità. Far fronte a queste sfide è importante per garantire parità di condizioni nel mercato unico digitale. Non si può avere un approccio unico per tutti: è necessario studiare misure più specifiche, così che i consumatori possano acquistare online in sicurezza, rendendo valido il principio del “ciò che è legale offline lo sia anche online”.

E’ stata proposta l’introduzione di un nuovo articolo che stabilisca condizioni più rigorose per le esenzioni di responsabilità dei mercati online e non potrei essere più d’accordo. Logicamente è importante soffermarsi sui risarcimenti che i consumatori hanno il diritto di chiedere per qualsiasi danno causato dai prodotti o dai servizi acquistati sulla piattaforma. Ulteriormente importante è implementare le obbligazioni sulla tracciabilità dei commercianti, includendo l’obbligo di impedire che prodotti pericolosi e non conformi alle normative in vigore vengano messi in commercio. Se da una parte si fa necessario concedere alle piattaforme digitali un determinato periodo di tempo per verificare la legalità dei contenuti, dall’altra è ragionevole impostare due ordini di scadenze, che siano chiari e da risolvere in breve tempo. Per questo ed altri aspetti, come i diritti degli utenti o i sistemi di raccomandazione e responsabilità algoritmica, una riforma è necessaria: è fondamentale perfezionare il digital service act, per scongiurare soprattutto la possibilità che qualche Stato membro diventi un porto sicuro per le piattaforme online.

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